La lezione comincia, e io col passare dei minuti mi rilasso e mi godo lo spettacolo della tua presenza. Non so come ma riempi tutta la stanza. Deve essere un talento naturale, un dono. Stupidamente mi guardo intorno con attenzione, esamino le mensole e le librerie alla ricerca di... ma di cosa? Sono davvero così cretina da credere di trovare in qualche angolo dell'aula un bel vaso con dentro il girasole che ti ho mandato? Sicuramente lo avrai buttato nel primo cassonetto che hai trovato per strada. O forse lo hai riciclato per tua moglie, dopo aver stracciato il bigliettino. Che rabbia! Mi sta venendo mal di testa!
La Ragazza era sicura
che avresti menzionato l'episodio dei fiori, ma non dici nulla, sei
assolutamente tranquillo, identico agli altri giorni. Non vedo in te nessun
cambiamento, né mi pare che tu possa avere qualche sospetto nei miei confronti.
Ogni tanto do un'occhiata al cellulare... la mia amica sta mandando messaggi in
continuazione per sapere se ho indossato gli orecchini, se tu li hai notati, se
ti sto lanciando sguardi di fuoco come faceva Baby quando ballava con Johnny in
Dirty Dancing. Povera Ragazza. Lei prova a trasformarmi in una seduttrice
consumata, mentre io sento di avere il fascino di Nonna Papera.
Nessun commento:
Posta un commento